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901
[ { "from": "human", "value": "È prevista qualche sanzione per l’impresa che non comunica al Registro delle Imprese il proprio indirizzo PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "Le imprese, individuali o in forma societaria, che presentano la domanda per l’iscrizione al registro delle imprese o all’albo delle imprese artigiane, sono tenute ad indicare, nella domanda di iscrizione, anche il proprio indirizzo PEC. L’obbligo è stato istituito con due differenti atti normativi:\n" } ]
902
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i termini di legge entro cui la Commissione medica ASL è tenuta a chiamare a visita di accertamento, una volta presentata la domanda?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica 21 settembre 1994, n. 698  'Regolamento recante norme sul riordinamento dei procedimenti in materia di riconoscimento delle minorazioni civili e sulla concessione dei benefici economici', art 3, comma 1, entro tre mesi dalla presentazione della domanda di accertamento, la Commissione deve fissare la data di convocazione a visita. Qualora la Commissione medica entro quel termine non fissi la visita di accertamento, è prevista la possibilità per l'interessato di presentare una 'diffida a provvedere' al competente Assessorato regionale alla tutela della Salute che si occuperà di fissare la visita entro il termine massimo di nove mesi dalla data di presentazione della domanda.\nPer i malati oncologici la Legge 9 marzo 2006, n. 80 art. 6, co. 3bis, prevede: \"L'accertamento dell'invalidita' civile ovvero del-l'handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche, e' effettuato dalle commissioni mediche di cui all'articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, ovvero all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, entro quindici giorni dalla domanda dell'interessato. Gli esiti dell'accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facolta' della commissione medica periferica di cui all'articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295, di sospenderne gli effetti fino all'esito di ulteriori accertamenti.\"\n" } ]
903
[ { "from": "human", "value": "Cosa succede se l'acquirente non trascrive il passaggio di proprietà del veicolo? E se l'agenzia di pratiche auto cui ci si è rivolti è fallita senza provvedere a trascrivere il passaggio di proprietà del veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il venditore rimasto intestatario al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per inadempienza dell’acquirente può chiedere al PRA la registrazione dell'originaria dichiarazione di vendita, oppure la registrazione di un nuovo atto di vendita in cui rinnova la dichiarazione di vendita già precedentemente effettuata. Per tale richiesta non è necessaria la presentazione del Certificato di Proprietà e non è previsto il rilascio di uno nuovo.\nUn’altra possibilità è il ricorso alla magistratura: il venditore rimasto intestatario al PRA può ricorrere al Giudice di pace per ottenere una sentenza che dichiari l'avvenuta vendita del veicolo a favore di colui che non ha registrato il passaggio di proprietà al PRA. In sede giudiziaria è necessario esporre lo svolgersi dei fatti, indicare i dati completi dell'acquirente e produrre tutte le prove, anche testimoniali, che documentano l'avvenuta vendita (per esempio la fotocopia dell'atto di vendita, l'estratto conto dal quale risulta il pagamento del prezzo del veicolo). La sentenza con la quale il giudice dichiara l'avvenuta vendita del veicolo con i dati completi dell'acquirente costituisce documento idoneo per la richiesta del passaggio di proprietà. Anche per tale richiesta non è necessaria la presentazione del Certificato di Proprietà e non è previsto il rilascio di uno nuovo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ]
904
[ { "from": "human", "value": "Come bisogna agire in caso di mancato o parziale pagamento del pedaggio sulle autostrade?" }, { "from": "gpt", "value": "In alcuni casi può accadere che il pedaggio dovuto non venga corrisposto, interamente o in parte. Il mancato pagamento dà luogo all’emissione di un Rapporto (attestato di transito/scontrino) di Mancato Pagamento.\nSul sito web Autostrade per l'Italia e' possibile pagare on-line i Rapporti di Mancato Pagamento emessi dalle seguenti società del Gruppo Autostrade:\n\t- Autostrade per l'Italia\n\t- Tangenziale di Napoli\n\t- Società Autostrade Meridionali\n\t- Raccordo Autostradale Valle d'Aosta\n\t- Società Autostrada Tirrenica\n\t- Autostrada Torino-Savona\n\t- Strada dei Parchi\n\tGli attestati di transito/scontrini (Rapporto di Mancato Pagamento) si possono ricevere direttamente ai caselli  o con lettera di sollecito inviata a mezzo postale.\nE' possibile pagare on-line anche i mancati pagamenti per i quali è necessario autocertificare il casello di entrata.\n \n" } ]
905
[ { "from": "human", "value": "Chi puo presentare la domanda per svolgere manifestazioni e spettacoli in locali pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Gestori di locali pubblici e organizzatori di manifestazioni pubbliche possono presentare domanda per la verifica di agibilità e/o il parere di fattibilità tramite il Comune competente al rilascio della licenza di agibilità e di esercizio.\nLa Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, istituita presso la Prefettura, come prevede l'art. 142 del Regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. (R.D. 6.5.1940, n. 635), è deputata ad:\n" } ]
906
[ { "from": "human", "value": "Quale è la procedura da utilizzare per la richiesta di svolgimento di manifestazioni e spettacoli in locali pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Il parere e la verifica per lo svolgimento di manifestazioni e spettacoli in locali pubblici vengono richiesti dal Comune ove ha sede il locale o l'impianto, competente a rilasciare la licenza di agibilità (art. 80 T.U.L.P.S.) e di esercizio (art. 68 T.U.L.P.S.), ove prevista. Le relative domande devono essere indirizzate al Sindaco, che provvederà ad inoltrarle alla competente Prefettura-UTG, e devono contenere le seguenti indicazioni:\n" } ]
907
[ { "from": "human", "value": "Cos'è il marchio europeo e come ottenerlo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il marchio è il segno distintivo idoneo a far riconoscere sul mercato i prodotti di un determinato imprenditore rispetto a quelli concorrenti. Per ottenere il diritto di utilizzare il marchio in esclusiva occorre procedere alla sua registrazione. Ciò può avvenire secondo due differenti modalità:\n" } ]
908
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di matrimonio civile con una persona straniera che non conosce la lingua italiana?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Se i nubendi, i testimoni o solo uno di essi siano cittadini stranieri devono dimostrare all’Ufficiale dello Stato Civile, prima della celebrazione del matrimonio, di comprendere la lingua italiana.\nQualora dimostrassero di non intendere la lingua italiana, dovranno avvalersi di un interprete come previsto dall’art. 13 e 66 del Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396, al reperimento del quale dovranno provvedere gli sposi stessi. L’eventuale interprete dovrà presentarsi all’Ufficiale di Stato Civile prima della celebrazione del matrimonio, esibendo un documento di identità in corso di validità, per comunicare la propria disponibilità ad assumere l’incarico, dimostrando la capacità di effettuare la traduzione richiesta. Il nome e i dati anagrafici dell'interprete devono essere inseriti nel corpo dell'atto di matrimonio, che dovrà essere firmato anche dall'interprete stesso. \n" } ]
909
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità per richiedere la Medaglia d'onore per gli ex deportati e internati?" }, { "from": "gpt", "value": "La concessione della Medaglia d'onore è disciplinata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007, art. 1, commi 1271-1276). L'istanza può essere presentata dalla persona che fu internata, se ancora in vita, o, in caso di premorienza, da un familiare che inoltrerà la richiesta a nome e per conto anche degli altri familiari. La domanda è rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comitato per la concessione di una Medaglia d'onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, Via della Mercede, 9, 00187 Roma.\nIl Comitato, che ai sensi del comma 1275 dell'art. 1 della Legge sopra citata provvede all'individuazione degli aventi diritto, è presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato e costituito da Rappresentanti, di nomina dei rispettivi Ministri della Difesa, degli Affari Esteri, dell'Interno e dell'Economia e delle Finanze. Fanno parte del Comitato rappresentanti dell'Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'Internamento e dalla Guerra di Liberazione (ANRP), dell'Associazione Nazionale ex Internati (A.N.E.I.) e dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). \nLa consegna delle Medaglie d'Onore, di cui alla Legge Finanziaria del 2007, è stata idealmente collegata alla data del 27 gennaio, \"Giorno della Memoria\", istituito con Legge 20 luglio 2000, n. 211, approvata all'unanimità da tutte le forze politiche per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti e rendere omaggio alle numerose vittime, nonché a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio ed hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati, poi riconosciuti \"Giusti fra le Nazioni\". Infatti, in tale data si ricorda il 27 gennaio del 1945, quando i soldati dell'Armata rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz abbattendo i cancelli del più esteso luogo di sterminio nazista.\n \nPer ulteriori approfondimenti è possibile consultare sito web della Presidenza del Consiglio dei Minitri le modalità di presentazione della domanda ed ulteriori informazioni sul comitato riconoscimenti ex IMI .\n" } ]
910
[ { "from": "human", "value": "La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegitimità costituzionale della mediazione obbligatoria?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 24 ottobre 2012, la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n. 28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione. Il Ministero della Giustizia ha emanato, il 12 novembre 2012, una circolare contenente alcune indicazioni sulle ricadute degli effetti della pronuncia. Vengono fornite due specifiche indicazioni:\n- gli interessati alla iscrizione di un nuovo organismo di mediazione nel registro degli organismi dovranno tenere presenti i futuri effetti che la suddetta pronuncia potrebbe produrre sulle previsioni del Decreto Ministriale n. 180/2010 che verranno ad essere direttamente interessate, e segnatamente: art.7 , comma 5 lett.d); art.16, comma 4 lett. d); art. 16, comma 9, ultimo periodo;\n" } ]
911
[ { "from": "human", "value": "Come si può risolvere in modo rapido una controversia con il fisco?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 1° Aprile 2012 è entrato in vigore il nuovo istituto della mediazione tributaria con lo scopo di ridurre la conflittualità tra fisco e cittadini anticipando la risoluzione della lite direttamente all’interno degli Uffici dell’Agenzia delle Entrate\n“Il reclamo e la mediazione” è il nuovo istituto disciplinato dal Decreto Legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.\nPer stabilire se una controversia è mediabile occorre avere riguardo:\n\t• alla tipologia di atto impugnato;\n\t• alla parte resistente nell’eventuale giudizio;\n\t• al valore della controversia.\nSe la controversia presenta tutti i requisiti, chi intende proporre ricorso deve attivare obbligatoriamente la procedura di mediazione.\nLa mediazione  è obbligatoria per le controversie di valore non superiore a 20.000 euro, relative ad atti emessi dall’Agenzia delle Entrate. Essa prevede la presentazione di un’istanza di reclamo che anticipa il contenuto del ricorso, con cui il contribuente chiede l’annullamento totale o parziale dell’atto. È facoltà del contribuente inserire nell’istanza anche una proposta di mediazione. Il procedimento di mediazione si svolge su di un piano di sostanziale parità fra contribuente e Ufficio: entrambe le parti hanno come obiettivo evitare la fase contenziosa\nPer approfondimenti consultare la Guida al nuovo istituto della mediazione tributaria \n" } ]
912
[ { "from": "human", "value": "Un dipendente pubblico può svolgere attività di mediazione?" }, { "from": "gpt", "value": "La nuova normativa sulla conciliazione di controversie civili e commerciali non contiene previsioni espresse circa la compatibilità tra lo status di dipendente pubblico e lo svolgimento di attività di mediazione. E' necessario, quindi, fare riferimento al principio generale sulla incompatibilità per i pubblici dipendenti prevista dall'articolo 60 del Decreto Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957 n. 3, derogabile solo in presenza di determinati presupposti. In particolare, lo svolgimento di attività professionali è consentita in caso di part-time; e lo svolgimento di incarichi retribuiti è consentito solo previa autorizzazione dell'amministrazione di appartenenza.\nAnche in caso di mediazione, quindi, sarà l'amministrazione di appartenenza che dovrà valutare se rilasciare o meno l'autorizzazione al pubblico dipendente, tenendo conto degli impegni e della natura dell'affare da trattare, che dovranno essere caratterizzati da occasionalità  e non dovranno presentare profili di conflitti di interesse con l'attività istituzionale. L'incarico dovrà, inoltre, svolgersi al di fuori dell'orario di lavoro e non essere caratterizzato da abitualità, sistematicità e continuità se il dipendente è a tempo pieno.\n \n" } ]
913
[ { "from": "human", "value": "Il decreto del fare ha innovato la materia della mediazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, Il Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con la legge 9 agosto 2013, n.98 agli articoli 84 e 84 bis ha previsto una serie di novità.\nSono introdotte semplificazioni riguardanti il procedimento di mediazione civile e commerciale relativamente ai seguenti punti: previsione di un incontro preliminare, informativo e di programmazione, in cui le parti, davanti al mediatore, verifichino con il professionista se sussistano effettivi spazi per procedere utilmente alla mediazione. Limite temporale della durata della mediazione in 3 mesi, in luogo di 4, decorsi i quali il processo può sempre essere iniziato o proseguito. Il giudice può, anche in appello e in tutta l’area dei diritti disponibili, sempreché risulti opportuno in relazione alla concreta controversia, ordinare la mediazione, rendendola condizione di procedibilità. L’accordo di mediazione sottoscritto dalle parti e dagli avvocati che le assistono ha valore di titolo esecutivo, e contestualmente attesta la conformità dei patti alle norme imperative\n\te all’ordine pubblico. Gli accordi di mediazione in materia di usucapione sono trascrivibili nei Registri immobiliari. La mediazione è integralmente gratuita per i soggetti che, nella corrispondente controversia giudiziaria, avrebbero avuto diritto all’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.\n\tLa mediazione è gratuita anche nell’ipotesi in cui, all’esito dell’incontro preliminare, non si perviene ad un accordo.\nPer un periodo di efficacia di quattro anni a decorrere dal 20 settembre 2013, è stato reintrodotto il regime di obbligatorietà della mediazione civile e commerciale, a pena di inammissibilità della relativa azione giudiziale, nelle seguenti materie: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno in caso di responsabilità medico-sanitaria e di diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziari.\n" } ]
914
[ { "from": "human", "value": "La disciplina della mediazione  si applica anche alle pubbliche amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato la circolare n. 9/2012 con la quale fornisce linee guida in materia di mediazione nelle controversie civili e commerciali in considerazione della disciplina introdotta dal Decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 di \"Attuazione dell'art. 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali\". La disciplina in materia di mediazione trova, quindi, applicazione anche nel settore pubblico e le linee guida mirano, di conseguenza, a fornire un'omogena attuazione della normativa da parte di tutte le pubbliche amministrazioni.\n" } ]
915
[ { "from": "human", "value": "Le attività di medicina trasfusionale sono regolamentate?" }, { "from": "gpt", "value": "La medicina trasfusionale  e le attività legate ad essa sono parte integrante dei livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale italiano. Tali attività si fondano sulla donazione volontaria e non remunerata del sangue e dei suoi componenti.\nLa normativa impone regole di sicurezza di qualità del sangue e dei suoi componenti e di tutto il percorso trasfusionale dove in passato non erano oggetto di regolamentazione comunitaria.\nGli sviluppi della medicina trasfusionale  e l'odierno modello organizzativo hanno imposto l'aggiornamento dei protocolli per l’accertamento dell’idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti e le relative modalità per la donazione.\n" } ]
916
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sulla politica europea in tema di mercato interno?" }, { "from": "gpt", "value": "La Direzione Generale Mercato interno e Servizi della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea in materia di integrazione dei mercati sul proprio sito web. Una sezione del sito è dedicata agli appalti in questo settore (in inglese, francese e tedesco).\n" } ]
917
[ { "from": "human", "value": "Posso acquistare liberamente un mezzo agricolo da utilizzare in un fondo di mia proprietà?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme del codice della strada non impediscono l'acquisto di un mezzo agricolo per uso proprio ma ne impediscono di fatto l'immatricolazione disponendo che può essere fatta solo a nome di colui che dichiari di essere titolare di impresa agricola o forestale ovvero di impresa che effettua lavorazioni agromeccaniche o locazione di macchine agricole, nonche' a nome di enti e consorzi pubblici.\n\tLo dispongono l'articolo 110 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\", (Immatricolazione, carta di circolazione e certificato di idoneità tecnica alla circolazione delle macchine agricole) e l'art. 294 del relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 16 dicembre 1992, n. 495. Le norme citate riportano anche le sanzioni amministrative comminate in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella carta di circolazione.\n" } ]
918
[ { "from": "human", "value": "Sono riconosciuti i contributi figurativi nei periodi di fruizione della Mini-ASpI 2012" }, { "from": "gpt", "value": "Per i periodi di fruizione dell’indennità di disoccupazione “Mini-ASpI 2012” sono riconosciuti d’ufficio i contributi figurativi - pari alla media delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni - che saranno collocati nell’anno di competenza (2012).\nQuesti contributi sono utili ai fini del diritto e della misura dei trattamenti pensionistici, esclusi i casi in cui sia previsto il computo della sola contribuzione effettivamente versata (Messaggio Inps n. 20774 del 17 dicembre 2012).\n" } ]
919
[ { "from": "human", "value": "A chi spetta la Mini-ASpI 2012 e come si presenta la domanda?" }, { "from": "gpt", "value": "La Mini-ASpI 2012 è una prestazione economica a domanda erogata - esclusivamente nell’anno 2013 - in favore dei lavoratori dipendenti al fine di indennizzare periodi di disoccupazione relativi all’anno 2012 (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nSpetta a tutti i lavoratori che nel 2013, secondo la precedente disciplina, avrebbero potuto presentare domanda di indennità disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti e beneficiare della prestazione  per i periodi di disoccupazione dell’anno 2012.\nI requisiti richiesti per indennizzare periodi di disoccupazione relativi all’anno 2012, non indennizzati già ad altro titolo (Indennità di disoccupazione Mini‑ASpI 2012), indipendentemente dallo stato di inoccupazione del lavoratore richiedente, sono pertanto: una anzianità assicurativa di due anni; un minimo di 78 giornate di lavoro nell’anno 2012.\nLa misura della prestazione, calcolata in base alle nuove disposizioni normative relative all’indennità di disoccupazione Mini-ASpI, è pari:\n" } ]
920
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le opportunità di tirocinio offerte dal Ministero degli Affari Esteri agli studenti universitari italiani?" }, { "from": "gpt", "value": "Esistono due tipi di tirocini organizzati dal MAE:\n\t- Tirocini MAE-CRUI: organizzati  sulla base della Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri (Istituto Diplomatico) e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, sono rivolti a giovani particolarmente meritevoli ai quali viene data la possibilità di svolgere un periodo di tirocinio di tre mesi presso gli Uffici del Ministero, a Roma o presso le Sedi all'estero.\n\tPrecise informazioni possono essere richieste all'Istituto Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri inviando una email all'indirizzo programma.tirocini@esteri.it \n\t- Tirocini promossi dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo:  un programma di tirocini rivolto a giovani laureati, interessati o attivi nei settori della solidarietà e della cooperazione, che intendono avvicinarsi alle attività svolte dalla Cooperazione Italiana per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della politica estera del nostro Paese.\n\t \n" } ]
921
[ { "from": "human", "value": "Come può un ufficiale della Marina Militare che ha partecipato ad un concorso interno accedere agli atti relativi a tale concorso? Chi è opportuno contattare e quali sono le procedure da seguire?" }, { "from": "gpt", "value": "L'URP della Direzione Generale delle pensioni militari, del collocamento al lavoro dei volontari congedati e della leva (PREVIMIL) provvede, tra le altre attività, anche a dare assistenza per l'accesso alla documentazione.\nGli utenti possono:\n" } ]
922
[ { "from": "human", "value": "E' possibile per un minore, adottato cambiare nome?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile presentare al Prefetto istanza di cambiamento di nome e/o cognome per un minore. Sul portale del Ministero dell'Interno, nella sezione dedicata ai servizi al cittadino, è possibile visionare l'elenco delle Prefetture italiane, suddivise per regione, e consultare la scheda \"come fare per\" relativa al \"Cambio cognome e nome per minori (anche se adottati)\", per la specifica Prefettura di interesse, che contiene l'elenco della documentazione richiesta ed i moduli scaribili, da compilare per l'inoltro della domanda.\n" } ]
923
[ { "from": "human", "value": "Qual'è la definizione giuridica di minorenne?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il codice civile italiano è minorenne ogni persona che non ha ancora acquisito la maggiore età, coincidente con il compimento dei 18 anni.\nIn particolare l'articolo 2 del codice civile stabilisce al primo comma: \"La maggiore età è fissata al compimento del diciottesimo anno. Con la maggiore età si acquista la capacità di compiere tutti gli atti per i quali non sia stabilita una età diversa\".\n \nLa Convenzione sui diritti dell'infanzia, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989 e ratificata dall’Italia con Legge 27 maggio 1991, n. 176 fornisce una definizione coincidente con quella di minorenne stabilendo, all’art. 1, che “…si intende per fanciullo ogni essere umano avente un’età inferiore a 18 anni, salvo che abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile”.\n \nSussistono infatti casi in cui la maggiore età, confluente nell'acquisto della capacità di agire, ossia di compiere tutti gli atti, compresi quelli eccedenti l'ordinaria amministrazione, venga acquisita anteriormente al compimento dei 18 anni.\n \nIn Italia ciò può avvenire attraverso l'istituto della c.d. emancipazione.\nSecondo il diritto italiano, infatti, \"Il minore è di diritto emancipato col matrimonio (articolo 390 del codice civile); tuttavia ciò non implica che il minore possa agire autonomamente ossia compiendo da solo atti che riguardano la propria sfera giuridica e patrimoniale.\nIn tal caso la tutela giuridica contemplata dall'ordinamento italiano consente la nomina, da parte del giudice tutelare, di un curatore.\nQualora il minore sia coniugato con un maggiorenne, quest'ultimo eserciterà le funzioni di curatore del medesimo (articolo 392 del codice civile), assistendolo nel compimento di tutti gli atti, compresi quelli di straordinaria amministrazione (ad esempio l'esercizio di un'attività di impresa commerciale).\nMentre nel caso in cui gli emancipandi che intendano contrarre matrimonio siano entrambi minori di 18 anni, verrà nominato dal giudice un curatore che possa validamente assisterli.\n\t \n" } ]
924
[ { "from": "human", "value": "Cos'è la mobilità in deroga ed a chi spetta?" }, { "from": "gpt", "value": "La mobilità in deroga alla normativa vigente è un'indennità che garantisce ai lavoratori licenziati un reddito sostitutivo della retribuzione.\n\tPossono beneficiarne (a seguito di specifico provvedimento concessorio di competenza regionale, Messaggio Inps n. 3718 del 01/03/2013):\n\t- lavoratori licenziati da aziende non destinatarie della normativa sulla mobilità;\n\t- lavoratori che hanno fruito della mobilità ordinaria e per i quali, sulla base di accordi regionali, è prevista una proroga del trattamento.\nSpetta a tutti i lavoratori subordinati, compresi apprendisti e lavoratori con contratto di somministrazione.\nPer beneficiarne, bisogna avere i seguenti requisiti:\n\t- 12 mesi di anzianità aziendale (alla data di licenziamento) presso il datore di lavoro che ha effettuato il licenziamento, di cui 6 mesi effettivamente lavorati, comprese ferie, festività e infortunio. Nel computo sono comprese eventuali mensilità accreditate dalla medesima impresa presso la gestione separata a condizione che: non si tratti di redditi derivanti da arti e professioni; il lavoratore operi in regime di monocommittenza; il reddito conseguito sia superiore a € 5.000 (anche se relativo a più di un anno solare);\n\t- aver reso dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale. In caso di rifiuto il lavoratore perde il diritto a qualsiasi prestazione.\n \nASPI: A partire dal 1° gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, viene introdotta la nuova Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi), che andrà a sostituire l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione speciale nell’edilizia e dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità di cui all’art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ]
925
[ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda di mobilità in deroga? Quanto spetta e qual è la durata?" }, { "from": "gpt", "value": "La mobilità in deroga è un'indennità pari all'80% della retribuzione teorica lorda spettante. L'indennità non può superare i massimali stabiliti annualmente: per il 2014, come precisato dalla Circolare Inps n. 12 del 29/01/2014, sono di euro 969,77 lordi per retribuzioni fino ad euro 2.098,04 e di euro 1.165,58 lordi per retribuzioni superiori ad euro 2.098,04.\n\t \n\tLa somma complessiva da erogare deve essere, inoltre, decurtata di un importo pari all'aliquota contributiva prevista a carico degli apprendisti (5,84%).\nLa durata è fissata dai singoli accordi territoriali.\nLe Sedi Inps potranno procedere all’erogazione delle prestazioni in deroga, solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto la trasmissione del relativo e specifico provvedimento concessorio di competenza regionale contenente i nomi dei beneficiari ed il periodo di ammortizzatore concesso (Messaggio Inps n. 3718 del 01/03/2013).\n \nASPI: dal 1° gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, è stata introdotta la nuova Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi), che sostituisce l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione speciale nell’edilizia e dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità di cui all’art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ]
926
[ { "from": "human", "value": "Per un lavoratore posto in mobilità, come viene conteggiato ai fini pensionistici il periodo di contribuzione figurativa? " }, { "from": "gpt", "value": "I contributi figurativi sono determinati prendendo come riferimento la retribuzione utilizzata per il calcolo dell'indennità di mobilità e sono accreditati d'ufficio dall'Inps nei limiti di percezione della relativa indennità. Non sono accreditabili solo se l'indennità è stata anticipata in unica soluzione.\nI contributi figurativi accreditati sono utili per determinare il diritto e la misura della pensione fino al limite massimo di 5 anni in tutta la vita assicurativa.\nPer approfondimenti: INPS - Contributi figurativi per indennità di mobilità; INPS - Contributi figurativi (norme comuni) \n \nASPI: A partire dal 1° gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, viene introdotta la nuova Assicurazione sociale per l’impiego (Aspi), che andrà a sostituire l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione speciale nell’edilizia e dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità di cui all’art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ]
927
[ { "from": "human", "value": "Mobilità ordinaria: come si presenta la domanda e da quando decorre?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di indennità di mobilità ordinaria deve essere inoltrata, a pena di decadenza, entro il 68° giorno dal licenziamento, tramite:\n\t- WEB: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto;\n\t- Contact Center integrato: numero 803164 gratuito da rete fissa o numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;\n\t- Patronati/Intermediari dell’Istituto: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.\nL'indennità decorre:\n\t- dall'8° giorno se la domanda viene presentata entro i primi 7 giorni dal licenziamento o dalla scadenza dell'indennità per mancato preavviso;\n\t- dal 5° dalla data di presentazione della domanda, se la stessa viene presentata dopo il 7° giorno.\nASpI: dal 1° gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, è stata introdotta la nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI), che sostituisce l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione speciale nell’edilizia e dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità di cui all’art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nDurante il periodo transitorio, 1 gennaio 2013 - 31 dicembre 2016, resta sostanzialmente invariata la disciplina in materia di mobilità (Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013, paragrafo 2.2).\n" } ]
928
[ { "from": "human", "value": "In cosa consiste e a chi spetta la mobilità?" }, { "from": "gpt", "value": "La mobilità è un intervento a sostegno di particolari categorie di lavoratori licenziati da aziende in difficoltà che garantisce al lavoratore un'indennità sostitutiva della retribuzione e ne favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro.\nL'indennità spetta ai lavoratori con qualifica di operaio, impiegato o quadro:\n\t- licenziati, collocati in mobilità e iscritti nelle relative liste;\n\t- in possesso di un'anzianità aziendale di almeno 12 mesi, di cui almeno sei di effettivo lavoro;\n\t- che erano stati assunti a tempo indeterminato da: imprese industriali che hanno impiegato mediamente più di 15 dipendenti nell'ultimo semestre; imprese commerciali che hanno impiegato mediamente più di 200 dipendenti nell'ultimo semestre; cooperative che rientrano nell'ambito della disciplina della mobilità, che hanno impiegato mediamente più di 15 dipendenti nell'ultimo semestre; imprese artigiane dell'indotto, nel solo caso in cui anche l'azienda committente ha fatto ricorso alla mobilità, aziende in regime transitorio (aziende commerciali che hanno impiegato mediamente tra 50 e 200 dipendenti nell'ultimo semestre, agenzie di viaggio e turismo che hanno impiegato mediamente più di 50 dipendenti nell'ultimo semestre, imprese di vigilanza che hanno impiegato mediamente più di 15 dipendenti nell'ultimo semestre).\nDal 01/01/2005 può beneficiare della prestazione il personale, anche viaggiante, dei vettori aerei e delle società da questi derivanti, indipendentemente dal limite numerico dei dipendenti occupati nell'ultimo semestre.\nDal 01/01/2013 il trattamento straordinario di integrazione salariale viene esteso alle seguenti imprese (Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013):\n\t- imprese esercenti attività commerciali, con più 50 dipendenti fino a 200;\n\t- agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, con più di 50 dipendenti;\n\t- imprese di vigilanza con più di 15 dipendenti.\nLa prestazione a sostegno del reddito viene corrisposta in caso di licenziamento per:\n\t- esaurimento della cassa integrazione straordinaria;\n\t- riduzione di personale;\n\t- trasformazione dell'attività aziendale;\n\t- ristrutturazione dell'azienda;\n\t- cessazione di attività aziendale.\nASpI: dal 1° gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, è stata introdotta la nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpI), che sostituisce l’indennità di disoccupazione non agricola ordinaria, l’indennità di disoccupazione speciale nell’edilizia e dal 1° gennaio 2017, l’indennità di mobilità di cui all’art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ]
929
[ { "from": "human", "value": "Mobilità: quanto spetta e per quanto tempo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'indennità di mobilità spetta nella misura dell'80% della retribuzione teorica lorda spettante, che comprende le sole voci fisse che compongono la busta paga. Per i primi dodici mesi, è pari al 100% del trattamento straordinario di integrazione salariale, detratta una aliquota contributiva del 5,84%. Dal 13° mese è pari all'80% dell'importo lordo corrisposto nel primo anno.\n\tL'indennità non può superare i massimali stabiliti annualmente, che per il 2013, come precisato dalla Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013, sono di euro 959,22 lordi (pari a euro 903,20 netti) per retribuzioni fino ad euro 2.075,21 e di euro 1.152,90 lordi (pari a euro 1.085,57 netti) per retribuzioni superiori ad euro 2.075,21.\n\tL'importo dell'indennità non può mai essere superiore all'importo della retribuzione percepita durante il rapporto di lavoro.\nSulla prestazione compete l'assegno al nucleo familiare.\nL'indennità di mobilità varia in relazione all'età del lavoratore al momento del licenziamento e all'area geografica in cui l’impresa ha deciso di organizzare stabilmente il lavoro del soggetto interessato (Circolare Inps n. 95 del 06/11/2008). Nella Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013 è indicata la durata dell'indennità di mobilità in relazione al periodo di decorrenza a partire dal 01/01/2013.\nDal 01/01/2013 al 31/12/2014 in particolare la durata collegata all'età del lavoratore all'atto del licenziamento è la seguente:\n" } ]
930
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità di accesso al S.I.S. - Sistema di Informazione Schengen?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante per la protezione dei dati personali, in qualità di Autorità di controllo sulla Sezione nazionale del Sistema informativo Schengen (N.SIS), esercita il controllo sui trattamenti di dati personali registrati nel Sistema informativo Schengen (S.I.S.) verificando, d'ufficio o su richiesta dell'interessato, che l'elaborazione e l'utilizzazione dei dati inseriti nei predetti archivi non leda i diritti della persona (art. 114 della Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen e art. 11 della legge 30 settembre 1993, n. 388, di ratifica del predetto Accordo).\nIl Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, cosidetto Codice in materia di protezione dei dati personali ha modificato le modalità di esercizio, da parte dell'interessato, del diritto di accesso al S.I.S. e degli altri diritti connessi (rettifica, integrazione o cancellazione).\nIl diritto di accesso e i diritti connessi possono essere esercitati direttamente nei confronti dell'autorità che ha la competenza centrale per la sezione nazionale del S.I.S. (c.d. accesso \"diretto\"), e non più solo \"per il tramite\" del Garante (c.d. accesso \"indiretto\"), rivolgendosi al Ministero dell'interno-Dipartimento della pubblica sicurezza.\nLe richieste di verifica e di accesso vanno inoltrate al:\n" } ]
931
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità di presentazione della domanda per ottenere l'assegno sociale?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Si premette che la modalità di presentazione della domanda per ottenere l'assegno sociale rientra nei servizi INPS che sono stati telematizzati.\nI moduli per ottenere l'assegno sociale sono disponibili presso gli uffici Inps o sul sito dell'Istituto nella sezione modulistica Assicurato/Pensionato. In base alla precedente modalità di presentazione, la domanda si presentava direttamente agli uffici Inps, oppure poteva essere inviata per posta o essere trasmessa tramite i Patronati che offrono assistenza gratuita.\nDal 1° febbraio 2012 è previsto che le domande di assegno sociale possono essere presentate esclusivamente on line.\n\tPer accedere ai servizi on-line è necessario munirsi del Pin, un codice personale, che si richiede gratuitamente o attraverso il portale dell’Istituto, oppure chiamando il contact center al 803164.\n\tPer gli utenti dotati di PIN dispositivo, il Contact Center provvederà a compilare l’istanza su indicazioni fornite dall’interessato e ad inviarla all’Istituto; per gli utenti non dotati di PIN dispositivo ,l’istanza verrà comunque accettata ma il Contact Center inviterà l’utente a trasformare il PIN in dispositivo per la liquidazione dell’istanza. La domanda può inoltre essere inviata tramite i patronati e tutti gli intermediari dell’Istituto - usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi\n\t \nPer ulteriori approfondimenti:Inps - Assegno sociale; INPS- Nuovi servizi on line\n" } ]
932
[ { "from": "human", "value": "Quali tributi possono essere pagati con il modello F23?" }, { "from": "gpt", "value": "Il modello F23 deve essere utilizzato per il versamento di imposte, tasse e sanzioni.\n\t\tIn particolare, il modello va utilizzato per il pagamento di:\n" } ]
933
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile trovare i moduli per la richiesta dell'assegno per il nucleo familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito web dell'INPS, nella sezione servizi on-line, è possibile, selezionando la categoria modulistica - Prestazioni a sostegno del reddito, consultare, scaricare, compilare e salvare i moduli relativi alla domanda di assegno per il nucleo familiare.  \n Si segnala che dal 1° ottobre 2011 è attiva la nuova modalità di presentazione esclusivamente on line.\nPer accedere ai servizi on-line è necessario munirsi del Pin, un codice personale, che si richiede gratuitamente o attraverso il portale dell’Inps, oppure chiamando il contact center Inps al numero 803164.\nPer informazioni: Inps-Servizi online\n\t \n" } ]
934
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile consultare i dati relativi all'Operazione Trasparenza per le pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 21 della Legge 18 giugno 2009, n. 69?" }, { "from": "gpt", "value": "I dati sullo stato d'attuazione dell'art. 21 della LEGGE 18 giugno 2009, n. 69  vengono pubblicati sul sito del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione nelle pagine dedicate all' Operazione trasparenza (Dirigenti pubblici - Anagrafe delle prestazioni - CONSOC); mentre le singole amministrazioni che ottemperano a quanto richiesto dalla già citata Legge pubblicano sui loro siti internet i dati che le riguardano predisponendo, in genere, un link dalla loro home page. \n \n \n" } ]
935
[ { "from": "human", "value": "Entro quale termine deve essere notificata una multa" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di violazione al Codice della strada, il verbale deve essere notificato al responsabile entro 90 giorni (360 giorni se residente all'estero) dalla data d'accertamento della violazione. I 90 giorni decorrono dall'accertamento non dalla data dell’infrazione. Se il 90° giorno è festivo, il termine decade il primo giorno feriale successivo.\nOltre i 90 giorni la notifica è inefficace, salvo circostanze particolari come: mancato aggiornamento del cambio di proprietà o di residenza presso i pubblici registri (art. 386 del regolamento d'esecuzione del Codice della strada), in tal caso il termine di 90 giorni decorre dalla data in cui il comando di Polizia Municipale ha avuto la possibilità di conoscere i nuovi dati.\n" } ]
936
[ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui avverso una sanzione irrogata per violazione delle norme del Codice della Strada si scelga di proporre opposizione, qual'è l'organo giudiziario competente?" }, { "from": "gpt", "value": "Come stabilito dall'articolo 204 bis Codice della Strada è possibile promuovere ricorso giurisdizionale dinanzi al Giudice di Pace del luogo ove e' stata commessa la violazione.\nIl ricorso potrà esser promosso anche di persona ed inviandolo per raccomandata a/r, entro 30 giorni dalla data di notifica del provvedimento a cui ci si oppone (nel caso di multe il verbale). \n\tIl termine era di 60 giorni fino all'entrata in vigore del Decreto Legislativo n.150/2011. Per le violazioni commesse a decorrere dal 6/10/2011 il termine per l'impugnazione è stato ridotto a 30 giorni dalla data dell'avvenuta notifica o comunicazione dell'infrazione.\nN.B. Il ricorso al Giudice di Pace è ammissibile contro le sanzioni amministrative di importo non superiore ai 15.493 euro. Per le sanzioni di importo maggiore occorrerà rivolgersi al Tribunale, come disposto dagli articoli 6 e 7 del Decreto Legislativo n. 150/2011.\nIn alternativa, nel termine di 60 giorni dalla contestazione o dalla notificazione, qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi in cui è consentito, si potrà proporre ricorso al prefetto (articolo 203 del Codice della strada) del luogo della commessa violazione, da presentarsi all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore, ovvero da inviarsi agli stessi con raccomandata con ricevuta di ritorno. Con il ricorso possono essere presentati i documenti ritenuti idonei e può essere richiesta l'audizione personale.\nIl ricorso  può essere presentato direttamente al prefetto mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. In tale caso, per la necessaria istruttoria, il prefetto trasmette all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore il ricorso, corredato dei documenti allegati dal ricorrente, nel termine di trenta giorni dalla sua ricezione.\n\t \n" } ]
937
[ { "from": "human", "value": "Avendo ricevuto una multa per eccesso di velocità, a chi rivolgersi per fare ricorso ed entro quale termine?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora si ritenga che la sanzione applicata sia ingiusta o viziata nella forma, è possibile contestarla presentando ricorso. Il ricorso può essere proposto al Prefetto o al Giudice di Pace, alternativamente, se non si sia già provveduto a pagare l'importo previsto per l'infrazione per la quale si intende ricorrere.\nRICORSO AL PREFETTO (art. 203 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\")\nIl ricorso si propone al Prefetto della provincia dove è stata commessa la violazione nel termine di SESSANTA giorni dalla contestazione o dalla notificazione, qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi in cui è consentito. Successivamente il Prefetto risponde emettendo:\n" } ]
938
[ { "from": "human", "value": "Una multa per divieto di sosta di un familiare non piu' in vita deve essere pagata dall'erede? " }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 199 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285  \"Nuovo Codice della Strada\" recita testualmente \"L'obbligazione di pagamento a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria non si trasmette agli eredi\". Quindi le multe per le infrazioni al codice della strada non sono da pagare, ma occorre presentarsi egualmente agli uffici competenti per attestare la morte del trasgressore.\n" } ]
939
[ { "from": "human", "value": "Si è ricevuta una multa. Cosa significa pagamento a misura ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "La maggior parte delle infrazioni previste dal Codice della Strada sono violazioni amministrative, cioè non hanno carattere penale e possono essere estinte con il pagamento di una sanzione pecuniaria. Per ognuna di queste il Codice della Strada fissa una somma che viene compresa tra un minimo ed un massimo. La legge impone che l'importo da versare entro 60 giorni dalla verbalizzazione su strada o dalla notifica del verbale, sia la somma prevista dal minimo.\n\tSe trascorrono i 60 giorni senza che sia stato effettuato il pagamento o proposto ricorso, la legge prevede che si debba pagare la metà del massimo previsto per quella violazione.\n" } ]
940
[ { "from": "human", "value": "Come si usufruisce della riduzione del pagamento delle multe?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 21 agosto 2013 si può usufruire della riduzione del 30%, se il pagamento della sanzione è effettuato entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale per le violazioni alle norme del Codice della Strada che prevedono il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.\nCon la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 20 agosto 2013, entra in vigore la Legge 9 agosto 2013 n. 69, di conversione del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, cosiddetto “Decreto del Fare”, e  viene introdotta la possibilità di ridurre del 30% le sanzioni amministrative per molte violazioni del Nuovo Codice della Strada (C.d.S.), Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285.\nLa riduzione del 30% si applica solo sulla sanzione effettiva prevista dal codice, e quindi non si può usufruire della stessa agevolazione per le spese di notifica, per la maggior parte delle violazioni previste dal Codice della Strada, anche a quelle elencate all'art.195, comma 2-bis C.d.S., le cui sanzioni pecuniarie in misura ridotta sono aumentate di un terzo se l'infrazione è commessa dopo le ore 22 e prima delle ore 7.\nLa riduzione è invece esclusa nei seguenti casi: violazioni per le quali non è consentito il pagamento in misura ridotta; violazioni di natura penale (es. guida in stato di ebbrezza); violazioni per cui è prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo (non è compresa la confisca, eventuale, prevista dall'art. 193, c.4, C.d.S. - mancanza di assicurazione); violazioni per cui è prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida. Sul verbale sarà chiaramente indicato se il pagamento in forma ridotta è ammesso e l'importo che dovrà essere versato entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Chi intende proporre ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, non deve effettuare il pagamento della sanzione.\nIl termine di 5 giorni decorre dal giorno successivo la contestazione su strada o dalla notificazione del verbale e, se cade in giorno festivo, scorre al primo giorno feriale successivo. Nei casi di notificazione successiva il termine di decorrenza dei 5 giorni varia a secondo delle modalità di notifica adottate (attraverso il servizio postale, direttamente nelle mani dell'interessato, per compiuta giacenza, ecc.).\nNel caso il pagamento sia effettuato oltre il termine di 5 giorni, o in misura inferiore a quella prevista, l'obbligazione non si considera estinta, la somma versata è trattenuta come acconto e, se non sarà effettuato il pagamento in misura ridotta senza sconto entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione, sarà iscritta a ruolo una somma pari alla differenza tra la metà del massimo della sanzione edittale (più le spese di procedimento) e l'acconto versato.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ]
941
[ { "from": "human", "value": "Dopo quanto tempo una multa cade in prescrizione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 209 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\" stabilisce che la prescrizione del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sia regolata dall'art. 28 della Legge 24 novembre 1981, n. 689 che specifica che il termine è di cinque anni dal giorno in cui è stata commessa la violazione. L'interruzione della prescrizione è regolata dal codice civile.\n" } ]
942
[ { "from": "human", "value": "E' possibile prenotare la visita a musei e monumenti?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Sì, per molti musei e monumenti italiani è oggi possibile prenotare la visita. Generalmente si prenota on line collegandosi al sito del museo o luogo di interesse (spesso i musei mettono a disposizione prevendite di biglietti su internet fino ad esaurimento posti) oppure tramite contatto telefonico. E' consigliabile in ogni caso avere sempre una conferma telefonica della prenotazione, anche quando si prenota via internet.\n \n" } ]
943
[ { "from": "human", "value": "Mutuo prima casa: e' possibile richiedere la sospensione delle rate?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 27 aprile 2013 torna operativo il Fondo di Solidarietà per i mutui prima casa del Ministero dell'Economia e delle Finanze che consente la sospensione, fino a 18 mesi, del pagamento dell'intera rata del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale.\nIl Fondo – rifinanziato dal Decreto '\"Salva Italia\"  Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, sosterrà i costi relativi agli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo della sospensione: il Fondo ripagherà alla banca il tasso di interesse applicato al mutuo con esclusione della componente di \"spread\". La sospensione non comporta l'applicazione di alcuna commissione o spesa di istruttoria e avviene senza richiesta di garanzie aggiuntive e viene concessa anche per i mutui che hanno già fruito di altre misure di sospensione, purché tali misure non determinino complessivamente una sospensione dell'ammortamento superiore a 18 mesi.\nLa sospensione non può essere richiesta per i mutui che abbiano almeno una delle seguenti caratteristiche:\n" } ]
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[ { "from": "human", "value": "I navigatori satellitari che indicano la postazione di autovelox e degli altri strumenti di controllo della velocità sono uguali agli anti-autovelox?" }, { "from": "gpt", "value": " L'art. 45, comma 9 bis, del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\"  vieta la produzione, la commercializzazione e l'uso di dispositivi che, direttamente o indirettamente, segnalano la presenza e consentono la localizzazione delle apposite apparecchiature di rilevamento di cui all'articolo 142, comma 6, utilizzate dagli organi di polizia stradale per il controllo delle violazioni dei limiti di velocità previsti dall'art. 142 del Codice della Strada.\nE' vietato, dunque, l'uso dei cosiddetti \"anti-autovelox\", strumenti che interferiscono con il buon funzionamento dei misuratori di velocità. L'uso illecito di tali strumenti si configura anche quando il conducente dispone solo dell'apparecchio senza che questo lo avverta della presenza del posto di controllo.\nIl divieto non riguarda i \"navigatori satellitari\" che, invece, dispongono della localizzazione degli autovelox, ne segnalano la presenza e invitano il conducente alla prudenza. La Polizia di Stato stessa, nel pubblicare sul sito le mappe di autovelox, tutor e altri strumenti che controllano la velocità, persegue proprio l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza sulle strade\nPer chi utilizza invece i dispositivi che interferiscono con la strumentazione della Polizia Stradale, il comma 9ter dell'art. 45 del CdS prevede una sanzione amministrativa che va da 802 a 3.212 euro. Alla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della confisca della cosa oggetto della violazione. \nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ]
945
[ { "from": "human", "value": "Quale cilindrata può guidare un neo patentato?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 117 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 , come riformulato dalla Legge 2 ottobre 2007, n. 160 e dal Nuovo Codice della strada, approvato con Legge del 29 luglio 2010, n.120 (GU n. 175 del 29/07/2010 - Suppl. Ordinario n. 171), entrato in vigore il 13/08/2010, ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t.\nNel caso di veicoli di categoria M1,ai fini di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza massimo pari a 70 kW. Tale limitazione non si applica ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell'articolo 188 del D. Lgs. 285/1992 purché la persona invalida sia presente sul veicolo.\nLe limitazioni alla guida e alla velocità sono automatiche e decorrono dalla data di superamento dell'esame di guida. Il titolare di patente di guida italiana, che nei primi tre anni dal conseguimento della patente circola oltrepassando i limiti di guida e di velocità stabiliti, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 148,00 a euro 594,00. La violazione importa la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da due ad otto mesi.\nSi ricorda inoltre che per i primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B non è consentito il superamento della velocità di 100 km/h per le autostrade e di 90 km/h per le strade extraurbane principali.\nPer quanto riguarda la tipologia, ad un neopatentato è consentito guidare:\n" } ]
946
[ { "from": "human", "value": "E' possibile attribuire alla propria figlia femmina il nome di battesimo \"Andrea\"?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell'Interno con la circolare n. 31/2012 del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale per i Servizi Demografici - ha evidenziato che la Corte Suprema di Cassazione, con una sentenza del 20 novembre 2012, è andata a modificare l'orientamento seguito dalla giurisprudenza, ed adottato dalla prassi amministrativa, circa l'attribuzione del nome \"Andrea\" a persone di sesso femminile.\nIl Ministero dell' Interno, finora, aveva stabilito con la circolare n. 27/2007, ed anche nel Massimario dell'ufficiale dello Stato Civile, che si potesse ammettere, con riferimento al nome maschile \"Andrea\", la sua attribuzione anche a soggetti di sesso femminile, purché il nome fosse preceduto da un primo elemento onomastico inequivocabilmente femminile (ad esempio: Francesca Andrea).\nIn conseguenza dell'espressione della Corte Suprema di Cassazione il Ministero dell'Interno riconosce ora, invece, che il nome Andrea si evidenzia, come di natura sessualmente neutra, non ridicolo nè vergognoso se attribuito ad una persona di sesso femminile e non produttore di ambiguità nel riconoscimento del genere della persona cui sia stato imposto non essendo più riconducibile, in un contesto culturale ormai in continua evoluzione e non più rigidamente nazionalistico, esclusivamente al genere maschile.\n \n" } ]
947
[ { "from": "human", "value": "In caso di nome composto, riportato in modi diversi nei documenti amministrativi, è possibile scegliere di uniformare l'indicazione del nome in tutti i certificati?" }, { "from": "gpt", "value": "Per sanare situazioni relative alla pluralità di prenomi e nomi composti da più elementi, anche separati tra loro, riportati in modo difforme su vari documenti, il soggetto interessato può dichiarare all’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di nascita (in cui è stato registrato il suo atto di nascita), l’esatta indicazione con cui tali nomi devono essere riportati nelle certificazioni di stato civile e d’anagrafe.\nPuò effettuare la dichiarazione il cittadino che  ha avuto attribuito alla nascita, prima del 30/03/2001, un nome composto, così come previsto dall'articolo 36 (Indicazioni sul nome) del Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 (Regolamento per la revisione e la semplificazione dell'ordinamento dello stato civile). Il procedimento non si applica alle persone nate dopo il 30/03/2000.\nSenza alterare l’ordine dei vari elementi del nome, la persona interessata può chiedere di essere menzionato con il solo primo nome o, in caso di scelta fra più nomi posseduti, il primo ed il secondo nome oppure il primo, il secondo e il terzo, ma non il secondo e il terzo.\nL'unica ipotesi in cui è possibile non tenere in considerazione l'ordine dei nomi è quella in cui la persona possa dimostrare di aver, precedentemente e per lungo tempo, utilizzato tale variazione (numero e ordine dei nomi) e di essere sempre stata identificata con quel nome; in questo caso il soggetto deve produrre, allegata alla dichiarazione, prova documentale (documenti rilasciati dalla pubblica amministrazione, atti pubblici e scritture private) dell’uso costante ed ininterrotto di quel determinato nome.\nEsempio: Maria Gloria Paola potrà scegliere di essere indicata come Maria, oppure come Maria Gloria o Maria Gloria Paola, ma non Gloria Paola, salvo presentazione di prova documentale.\nLa sottoscrizione della dichiarazione sul nome non è soggetta ad autenticazione, se presentata unitamente a copia fotostatica, non autenticata, del documento di identità. L'istanza e la copia fotostatica del documento di identità possono essere inviate per via telematica o a mezzo posta o fax.\n" } ]
948
[ { "from": "human", "value": "E' possibile dare più di un nome al proprio figlio, separandoli con la virgola?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 35 del Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 stabilisce che: \"Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso e può essere composto da uno o da più elementi onomastici, anche separati, non superiori a tre. In quest'ultimo caso, tutti gli elementi del prenome dovranno essere riportati negli estratti e nei certificati rilasciati dall'ufficiale dello stato civile e dall'ufficiale di anagrafe.\"\n" } ]
949
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità e i requisiti per la nomina di un collaudatore in un progetto edilizio?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 67 del T.U. per l'edilizia (Decreto del Presidente della Repubblica del 6 giugno 2001, n. 380) stabilisce che \"Il collaudo deve essere eseguito da un ingegnere o da un architetto, iscritto all'albo da almeno dieci anni, che non sia intervenuto in alcun modo nella progettazione, direzione, esecuzione dell´opera\". La Legge del 5 Novembre 1971 n. 1086 recante \"Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica\" dispone all'art.7 che la nomina del collaudatore spetta al committente il quale ha l'obbligo di comunicarla al genio civile entro 60 giorni dall'ultimazione dei lavori. Entro tale termine, quando non esiste il committente ed il costruttore esegue in proprio, è fatto obbligo a quest'ultimo di chiedere, all'ordine provinciale degli ingegneri o a quello degli architetti, la designazione di una terna di nominativi fra i quali sceglie il collaudatore. Per ulteriori approfondimenti consultare il Decreto Legislativo del 12 aprile 2006, n.163 - Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.\n" } ]
950
[ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per essere nominati scrutatori di seggio elettorale?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli scrutatori nominati in occasione delle consultazioni elettorali dalla Commissione Elettorale Comunale sono scelti dall'apposito Albo che comprende i nominativi dei cittadini che presentano specifica domanda entro il 30 novembre.\nPer essere nominati Scrutatori di seggio occorre possedere i seguenti requisiti:- essere iscritti presso le liste elettorali del Comune;- essere in possesso della licenza di scuola media inferiore;- non essere esclusi dal godimento dei diritti politici.\nL'iscrizione rimane valida finché non si perdono i requisiti, quindi, non deve essere rinnovata ogni anno; la domanda di cancellazione deve essere inviata entro il 31 dicembre di ogni anno. Sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di seggio elettorale:\n- i dipendenti del Ministero dell'Interno;- gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;- i medici delle A.S.L. incaricati delle funzioni gia' di competenza dei medici provinciali, degli ufficiali sanitari e dei medici condotti;- i Segretari comunali e i dipendenti dei Comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali;- i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.\nPer approfondimenti si rimanda alla consultazione dell'articolo 9 (Nomina degli scrutatori) della Legge 21 dicembre 2005, n. 270.\n" } ]
951
[ { "from": "human", "value": "Gli accessi carrabili a raso sono soggetti al pagamento dellaTosap (Tassa per l'Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero delle Finanze, con la Risoluzione n. 225 del 26/11/1997 conferma la soluzione di intassabilità degli accessi a raso, già espressa nella circolare ministeriale n. 43/E del 20 febbraio 1996.\n \n" } ]
952
[ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare la normativa relativa al diritto d'autore?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il Diritto d'autore è presente una pagina, gestita dal Servizio III Diritto D'Autore e Vigilanza SIAE, dedicata alla normativa sul diritto d'autore.  \n" } ]
953
[ { "from": "human", "value": "In quali Paesi sono in vigore le norme europee di coordinamento per i diritti pensionistici?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "L'Unione europea ha coordinato le norme nazionali relative alla previdenza sociale a livello europeo per garantire la copertura anche quando ci si sposta da un paese all’altro. Le norme europee di coordinamento della copertura sociale sono in vigore negli Stati membri dell'UE, in Norvegia, in Islanda, in Liechtenstein, anche noti come SEE, e in Svizzera.\n" } ]
954
[ { "from": "human", "value": "Quali norme fiscali si applicano se si acquistano dei beni, per uso personale, in un altro Paese dell'Unione Europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si acquistano beni e servizi per uso personale in un altro paese UE, si è soggetti alle stesse norme fiscali applicabili ai cittadini di quel paese e si possono portare a casa i beni acquistati. Ciò, però, non vale per l’acquisto di automobili nuove. Per quanto riguarda i manufatti del tabacco e gli alcolici, in talune circostanze potrà essere chiesta la prova del fatto che i beni siano destinati ad uso personale.\nUlteriori informazioni sono disponibili sul sito web della Direzione Generale \"Fiscalità e Unione doganale\" (in inglese) della Commissione europea.\n" } ]
955
[ { "from": "human", "value": "Quali documenti sono necessari per richiedere il certificato \"Nulla Osta al matrimonio\" per sposare un cittadino russo? " }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile trovare l'elenco dei documenti da presentare sul sito web del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano. Le richieste del rilascio di questo documento vanno presentate al Consolato personalmente dagli interessati.\n" } ]
956
[ { "from": "human", "value": "Una donna immigrata, vittima di sfruttamento, a chi può chiedere aiuto?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile contattare il Numero Verde Antitratta 800 290 290, uno degli interventi messi in campo dal Dipartimento per le Pari Opportunità per la protezione sociale delle vittime della tratta. Il servizio telefonico gratuito - attivo 24 ore su 24  su tutto il territorio nazionale - è in grado di fornire alle vittime, e a coloro che intendono aiutarle, tutte le informazioni sulle possibilità di aiuto e assistenza che la normativa italiana offre per uscire dalla situazione di sfruttamento sessuale e lavorativo.\nIl numero verde fornisce assistenza ed informazioni anche per le vittime di tratta a scopo di sfruttamento lavorativo e non solo per sfruttamento sessuale.\n" } ]
957
[ { "from": "human", "value": "Per quali categorie di lavoratori è riconosciuta la possibilità di fruizione della nuova indennità di disoccupazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Possono fruire della nuova nuova indennità di disoccupazione ASpI tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito, con la propria adesione o successivamente all’instaurazione del rapporto associativo, un rapporto di lavoro in forma subordinata, ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della Legge 3 aprile 2001, n. 142 e successive modificazioni. Inoltre la tutela è estesa anche al personale artistico (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nNon sono destinatari della nuova disciplina:\n- i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni di cui all’art. 1, comma 2 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni;\n- gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato per i quali continua a trovare applicazione la specifica normativa come modificata dalla stessa legge di riforma;\n- i lavoratori extracomunitari entrati in Italia con permesso di soggiorno di lavoro stagionale per i quali resta confermata la specifica normativa.\n" } ]
958
[ { "from": "human", "value": "Per quanti mesi è possibile fruire dell’indennità di disoccupazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Le nuove norme prevedono un graduale aumento della durata della prestazione, collegata all’età anagrafica del lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, distribuito nell’arco dei prossimi tre anni (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nNel periodo transitorio la durata massima legale, in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1° gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015, è disciplinata nei seguenti termini:\n1) per le prestazioni relative agli eventi intercorsi nell'anno 2013: otto mesi per i soggetti con età anagrafica inferiore a cinquanta anni; dodici mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquanta anni;\n2) per le prestazioni relative agli eventi intercorsi nell'anno 2014: otto mesi per i soggetti con età anagrafica inferiore a cinquanta anni; dodici mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquanta anni e inferiore a cinquantacinque anni;  quattordici mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquantacinque anni, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni;\n3) per le prestazioni relative agli eventi intercorsi nell'anno 2015: dieci mesi per i soggetti con età anagrafica inferiore a cinquanta anni; dodici mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquanta anni e inferiore a cinquantacinque anni; sedici mesi per i soggetti con età anagrafica pari o superiore a cinquantacinque anni, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni.\nA regime, dal 1° gennaio 2016 e in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere da tale data:\n1) per i lavoratori di età inferiore ai cinquantacinque anni, l'indennità viene corrisposta per un periodo massimo di dodici mesi, detratti i periodi di indennità già eventualmente fruiti sia a titolo di indennità di disoccupazione ASpI che Mini-ASpI, nell’arco di un periodo precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro pari al periodo massimo teorico di spettanza della prestazione;\n\t2) per i lavoratori di età pari o superiore ai cinquantacinque anni, l'indennità è corrisposta per un periodo massimo di diciotto mesi, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni, detratti i periodi di indennità già eventualmente fruiti sia a titolo di indennità di disoccupazione ASpI che Mini-ASpI, nell’arco di un periodo precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro pari al periodo massimo teorico della prestazione.\nSi precisa che nelle ipotesi sopra descritte che abbiano una previsione di durata della prestazione superiore ai dodici mesi, per determinare la durata stessa della prestazione nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni, così come già precedentemente illustrato per il diritto, sono utili tutte le settimane di contribuzione, purché per esse risulti, anno per anno, complessivamente erogata o dovuta una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali (Legge 638/1983 e Legge 389/1989). La disposizione relativa alla retribuzione di riferimento non si applica ai lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, agli operai agricoli e agli apprendisti per i quali continuano a permanere le regole vigenti.\n" } ]
959
[ { "from": "human", "value": "Qual è il limite temporale per la presentazione della domanda di prestazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Per fruire dell'indennità i lavoratori aventi diritto devono, a pena di decadenza, presentare apposita domanda (Mod. ASpI COD. SR134), esclusivamente in via telematica, entro il termine di due mesi dalla data di spettanza del trattamento (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nIl termine di due mesi per la presentazione della domanda decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile che è così individuato:\n- ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro;\n- data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria;\n- data di riacquisto della capacità lavorativa nel caso di un evento patologico (es.: malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro;\n- ottavo giorno dalla data di fine del periodo di maternità in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro;\n- ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all'indennità di mancato preavviso ragguagliato a giornate;\n- trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.\n" } ]
960
[ { "from": "human", "value": "Cos'è l's.r.l. semplificata?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 24 marzo 2012, n. 27 ha introdotto il nuovo art. 2463-bis del codice civile, prevedendo la possibilità di avviare società a responsabilità limitata semplificata (Srls).\n\tLe società devono essere costituite dal notaio su modello standard ministeriale di atto costitutivo (comprensivo dello statuto) e devono avere un capitale sociale compreso tra 1 e 9.999,99 euro.\n\tPer questo tipo di società l'atto costitutivo e l'iscrizione nel registro delle imprese sono esenti da diritto di bollo e di segreteria e non sono dovuti onorari notarili. Il modello standard ministeriale di atto costitutivo è stato formulato con il Decreto Ministero Giustizia n. 138 del 23 giugno 2012 (Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto 2012). \nCon la Legge del 7 agosto 2012 n. 134  all'articolo 44  del decreto n. 83/2012 è stato inserito l'ultimo comma che prevede  che \"Al fine di favorire l'accesso dei giovani imprenditori  al credito, il Ministro dell'economia e delle  finanze  promuove,  senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza  pubblica,  un  accordo con l'Associazione bancaria italiana per fornire credito a condizioni agevolate ai giovani di eta' inferiore  a  trentacinque anni, che intraprendono attivita' imprenditoriale attraverso la costituzione di una societa' a responsabilita' limitata a capitale ridotto\". \n" } ]
961
[ { "from": "human", "value": "Quale è il limite al pagamento in contanti delle pensioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme della manovra finanziaria (articolo 12 comma 25 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia) hanno introdotto dei limiti al pagamento in contanti a partire dal 7 marzo 2012.\n\tTali limiti prevedono l’impossibilità da parte dell’Istituto previdenziale di effettuare il pagamento in contanti per importi superiori a 1000 euro.  Le pensioni superiori a tale importo saranno accreditate esclusivamente su conto corrente postale o bancario, su libretto postale o su carta prepagata abilitata.\nL'art. 3, comma 3, della Legge n. 44 del 26 aprile 2012, di conversione del Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012 proroga l’adeguamento alle suddette modalità di pagamento a partire dal 1° luglio 2012. La norma descritta impone quindi all’Istituto di non effettuare pagamenti in contanti o con assegno di importo superiore a 1.000 euro per pensioni a decorrere dal 1° luglio 2012, sia per le rate correnti sia per le nuove liquidate.\nIl comma 4-ter del citato art. 3 aggiunge inoltre una precisazione all’art. 2, comma 4-ter del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011, che limita il campo di applicazione delle norme in esame, specificando che nell’individuazione dei pagamenti che superano la soglia dei 1.000 euro non devono essere presi in considerazione gli importi corrisposti a titolo di tredicesima mensilità.\nPer analogia, non sono soggetti alle suddette limitazioni all’uso del contante i pagamenti delle pensioni che hanno un importo ordinariamente inferiore a 1.000 euro, anche nei casi in cui per singole rate sia superata la suddetta soglia per la concomitanza del pagamento di arretrati pensionistici, conguagli fiscali e somma aggiuntiva (cd. “quattordicesima”).\nMessaggio INPS n.10885 del 28 giugno 2012\n" } ]
962
[ { "from": "human", "value": "Quali sono gli obblighi fiscali nel caso di acquisto di un'abitazione all'estero ?\n\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 2012, le persone fisiche residenti che possiedono immobili all’estero, a qualsiasi uso destinati, hanno l’obbligo di versare l’Ivie (Imposta sul valore degli immobili situati all’estero).\n\tSono tenuti al pagamento dell’imposta:\n" } ]
963
[ { "from": "human", "value": "Dove vige l'obbligo di catene da neve o pneumatici invernali?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada (art. 6 comma 4 lettera e), dopo le modifiche della Legge del 29 luglio 2010, n.120, ha introdotto la possibilità per gli enti proprietari o gestori della strada di disporre, mediante ordinanza, l'obbligo per i veicoli di munirsi od avere a bordo catene da neve (c.d. mezzi antisdrucciolevoli) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio.\nLe ordinanze hanno lo scopo di permettere agli enti citati, ovvero al sindaco all'interno dei centri abitati, di poter disporre di uno strumento di regolamentazione cui far ricorso, per facilitare la circolazione ed evitare blocchi, per un arco temporale predeterminato: esse sono valide, di conseguenza, anche quando non ci sono precipitazioni nevose in corso.\nLe nuove disposizioni consentono pertanto agli organi di polizia stradale, cui compete la verifica dell'osservanza delle ordinanze lungo le tratte stradali e nei periodi indicati dalle prescrizioni, di controllare la presenza a bordo del veicolo delle catene da neve o la dotazione di pneumatici invernali e, in caso di mancanza, di applicare la sanzione pecuniaria prevista (da 80 a 318 euro).\nSul sito della Polizia di Stato è possibile consultare la mappatura della rete viaria, stradale ed autostradale, interessata dalla prescrizione, suddivisa per Regioni.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ]
964
[ { "from": "human", "value": "Un ente pubblico non territoriale, come la Camera di Commercio, ha l'obbligo di utilizzo della PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, sono tenute ad utilizzare la posta elettronica certificata tutte le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165, per ogni scambio di documenti e informazioni con i soggetti interessati che ne fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata, come previsto dall'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82.\n" } ]
965
[ { "from": "human", "value": "Il turista extracomunitario che, a seguito di un controllo delle forze dell'ordine, non esibiscisce il passaporto, è passibile di multa? " }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) all'art. 6, comma 3, stabilisce che \"Lo  straniero che, a richiesta degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza, non ottempera, senza  giustificato motivo, all'ordine di esibizione del passaporto o di altro documento di identificazione e del  permesso di soggiorno o di altro documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato e' punito con l'arresto fino ad un anno e con l'ammenda fino ad euro 2.000\".\nIl D. Lgs. 286/1998, all'art.1 comma 1, esplicita la definizione di \"straniero\", stabilendo che \"Il presente testo unico, in attuazione dell'articolo 10, secondo comma, della Costituzione, si applica, salvo che sia diversamente disposto, ai cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea e agli apolidi, di seguito indicati come stranieri\".\nAl contempo il comma 2, del suddetto articolo, precisa che \"Il presente testo unico non si applica ai cittadini degli Stati membri dell'Unione europea, salvo quanto previsto dalle norme di attuazione dell'ordinamento comunitario\".\n\t \n" } ]
966
[ { "from": "human", "value": "A quale ente il soggetto destinatario del 5 per mille dell'Irpef deve presentare la rendicontazione dell'impiego delle somme ricevute?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La Legge 24 dicembre 2007 n. 244 ha stabilito l’obbligo, per i soggetti destinatari del contributo del cinque per mille dell'Irpef di redigere, entro un anno dalla ricezione degli importi, un apposito rendiconto nel quale deve essere rappresentato in modo chiaro e trasparente, l’effettivo impiego delle somme percepite. \n" } ]
967
[ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui terzi occupino abusivamente un immobile, in che modo può tutelarsi il proprietario?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "L'ordinamento giuridico italiano contempla alcune forme di tutela giudiziale in favore di chi subisca l'occupazione abusiva del proprio immobile.\nIn ambito civile il proprietario potrà agire attraverso le cosiddette azioni petitorie, vale a dire quelle dirette a tutelare chi sia legittimo titolare del bene. Nel particolare caso dell' occupazione abusiva, potrà esser esperita l'azione di rivendicazione (articolo 948 del codice civile). Tale forma di tutela, non soggetta ad alcun termine di decadenza, legittimerà il titolare del bene ad agire in qualunque tempo ed a poter richiedere il ristoro dei danni subiti anche quando, dopo la domanda giudiziale, il terzo abbia cessato per fatto proprio di possedere o detenere la cosa. E' anche possibile tutelarsi in via immediata ed urgente ricorrendo al giudice per ottenere la reintegra nel possesso (articolo 1168 codice civile). Quest'azione spetta non solo al proprietario, ma anche a chi disponga ad altro titolo dell'immobile (ad esempio l'usufruttuario o il conduttore in locazione dell'immobile); potrà esser esercitata entro 1 anno dalla data del sofferto spoglio o, nel caso di spoglio clandestino, da quando lo \"spogliato\", ossia chi si sia visto privare del bene, ne sia venuto a conoscenza. \nIn sede penale è possibile tutelarsi attraverso la proposizione di una denuncia alla Procura della Repubblica competente. In tali casi, infatti, sono astrattamente ipotizzabili le seguenti fattispecie di reato: reato di invasione di terreni od edifici (articolo 633 codice penale), nonché reati contro il patrimonio funzionalmente collegati all’occupazione abusiva, quali il danneggiamento (articolo 635 codice penale), il furto (articoli 624 e 625 codice penale) ed il reato di violazione di domicilio (articolo 614 c.p.).\n\t \n \n \n \nPer maggiori informazioni:\ncodice civile \ncodice penale\n" } ]
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[ { "from": "human", "value": "Che differenza c’è fra primo e secondo ciclo di istruzione e qual'è la normativa di riferimento?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Il PRIMO CICLO di istruzione si articola in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori:\n\t-  la scuola primaria, della durata di cinque anni:  obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che abbiano compiuto sei anni di età entro il 31 dicembre. L'iscrizione è facoltativa per chi compie sei anni entro il 30 aprile dell'anno successivo.\n\t-  la scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni: obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che abbiano concluso il percorso della scuola primaria.\n\tIl primo ciclo di istruzione si conclude con l'esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di accesso al secondo ciclo.\n\tNormativa di riferimento:\n\t- Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 20 marzo 2009.\n\tIl SECONDO CICLO di istruzione riguarda la scuola secondaria di secondo grado e si articola in un percorso della durata di cinque anni.\n\tLa riforma del secondo ciclo è entrata in vigore dall'anno scolastico 2010-2011 per ridurre la frammentazione degli indirizzi nei licei e rimodulare l'istruzione tecnica e professionale:\n\t- Licei: articolati in due bienni e in un quinto anno al termine del quale si sostiene l'esame di Stato.\n\t- Istituti tecnici: articolati in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale si sostiene l'esame di Stato e si consegue il diploma di istruzione tecnica\n\t- Istituti professionali: articolati in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale si sostiene l'esame di Stato e si consegue il diploma di istruzione professionale.\n\tIl secondo ciclo si conclude con l'esame di Stato.\nUlteriori informazioni sulle pagine del sito del MIUR dedicate alla riforma del secondo ciclo.\n\t \n" } ]
969
[ { "from": "human", "value": "Gli onorari spettanti ai componenti degli Uffici Elettorali nominati per le operazioni di voto vanno dichiarati?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 9, comma 2, della LEGGE 21 marzo 1990, n. 53, dispone che gli onorari dei componenti gli Uffici Elettorali di sezione di cui alla LEGGE 13 marzo 1980, n. 70, costituiscono rimborso spese fisso forfettario non assoggettabile a ritenute o imposte (incluse quelle relative al bollo di quietanza) e non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini fiscali.\n" } ]
970
[ { "from": "human", "value": "Dove si può reperire l'elenco delle onorificenze che possono essere concesse dalla Repubblica Italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "La Presidenza della Repubblica ha realizzato una banca dati di tutte le decorazioni al valore e al merito con le fonti normative e le insegne. Gli elenchi dei decorati, disponibili sul sito internet della Presidenza, vengono costantemente aggiornati.\n \n" } ]
971
[ { "from": "human", "value": "Per lavori in un edificio privato, quali sono gli interventi liberi e quelli sottoposti a SCIA?" }, { "from": "gpt", "value": "Le opere libere, ovvero le opere per le quali gli interventi possono essere eseguiti senza necessità di titolo abilitativo edilizio, ai sensi dell’art. 6 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 giugno 2001, n. 380 \"Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia\", sono le seguenti:\n" } ]
972
[ { "from": "human", "value": "Sono un piccolo editore: vorrei sapere quali opere pubblicate devo depositare e presso quale ente devo depositarle." }, { "from": "gpt", "value": "Dalla pagina Deposito legale, curata dalla Direzione Generale per i beni librari e gli istituti culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è possibile accedere al testo della legge e del Regolamento di attuazione, alla modulistica e ad informazioni e chiarimenti sull'applicazione della legge.\n\tDallo stesso sito è possibile visionare e scaricare l' Elenco delle biblioteche depositarie suddiviso per Regione.\n \n" } ]
973
[ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare le offerte di lavoro presso l' Unità di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea (EUROJUST)?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "Eurojust pubblica periodicamente sul proprio sito web l'elenco dei posti vacanti disponibili.\n \n" } ]
974
[ { "from": "human", "value": "Gli ordini professionali sono stati aboliti o c'è stata una riforma?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli ordini professionali sono stati riformati con il Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137 che adotta il Regolamento di riforma degli ordinamenti professionali.  Il Regolamento si applica a tutte le professioni regolamentate e disciplina l'accesso e l'esercizio delle attività professionali, gli albi, la libera concorrenza e la pubblicità informativa, l'assicurazione, il tirocinio, la formazione continua.\n\tNel Decreto sono, in particolare, dettate norme apposite per gli avvocati e i notai.\n" } ]
975
[ { "from": "human", "value": "Chi rilascia i certificati attestanti la condizione di “orfano di guerra”?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso le Prefetture - U.T.G. è istituito l'Elenco Provinciale degli Orfani di Guerra. Chiunque sia figlio di persona deceduta per cause di guerra oppure di persona equiparata ad orfano di guerra (es: figli di invalidi di guerra) può richiedere l'iscrizione al suddetto elenco al fine di acquisire il riconoscimento dello status di \"orfano di guerra o categoria equiparata\", necessario per usufruire dei benefici giuridici ed economici previsti dalla legislazione vigente. Possono fare la richiesta i cittadini italiani   orfani di genitore deceduto per cause di guerra,  figli di invalidi di guerra, il cui genitore sia beneficiario di pensione di guerra di 1^ categoria ovvero di pensione di guerra dalla 2^ all'8^ categoria, con godimento dell'assegno di incollocabilità. Per il riconoscimento dello status di \"orfano di guerra o categoria equiparata\" è necessario che gli orfani o i figli fossero minorenni al momento della morte ovvero del riconoscimento dell'invalidità di guerra del genitore. Occorre presentare la domanda in carta libera, indirizzata alla Prefettura - U.T.G. di residenza del richiedente. L'interessato può richiedere alla Prefettura il rilascio di certificati che attestano  lo status di \"Orfano di guerra o persona equiparata\".\nPer approfondimenti: http://www.prefettura.it/frosinone/contenuti/50650.htm\n \n" } ]
976
[ { "from": "human", "value": "In caso di dubbi sulla costituzione degli organismi indipendenti di valutazione ai sensi del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n.150 a chi ci si può rivolgere?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n.150, affida alla Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche, il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all’esercizio delle funzioni di valutazione, garantendo la trasparenza dei sistemi adottati e la visibilità degli indici di andamento gestionale delle amministrazioni pubbliche.\nAttraverso il sito istituzionale della Commissione è possibile formulare quesiti a proposito dell'applicabilità del Decreto. I pareri sono pubblicati in un'apposita sezione.\nLa Commissione precisa che, nel formulare le risposte, la precedenza verrà riconosciuta ai quesiti provenienti dalle amministrazioni pubbliche e, in particolare, a quelli formulati dal Ministro o d’ordine del Ministro dal Gabinetto, dai Capi di Dipartimento, dagli altri Dirigenti di vertice e, per quanto riguarda gli enti pubblici, dal rappresentante legale, dal Dirigente generale e dal responsabile apicale del personale o, comunque, da soggetti equiparati a quelli prima elencati. La precedenza, inoltre, verrà riconosciuta ai quesiti provenienti, subito dopo la loro costituzione, dagli organismi indipendenti di valutazione.\nSul sito sono disponibili tutte le delibere adottate dalla Commissione ed i nominativi e gli indirizzi di posta elettronica dei componenti della Commissione. \nCommissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche  Indirizzo: P.zza Augusto Imperatore n. 32 – 00186 Roma\n\tTel: (+39) 06 68409112 – 06 68409113\n\tFax: (+39) 06 6834039\n \n" } ]
977
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile trovare informazioni utili alla scelta della professione ed agli studi necessari per intraprenderla?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "Il Portale dell'orientamento del MIUR raccoglie tutte le informazioni necessarie agli studenti per conoscere i diversi percorsi di studio e le opzioni in campo. Inoltre è presente una sezione nella quale un team di esperti risponde via e-mail alle domande dei ragazzi.\n \n \n" } ]
978
[ { "from": "human", "value": "Quando si pagano le pensioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il pagamento di quasi tutte le pensioni avviene in rate mensili anticipate e la somma è disponibile dal primo giorno bancabile mese. Gli uffici postali e bancari, al fine di evitare i disagi di code prolungate agli sportelli, possono scaglionare il pagamenti in più giorni secondo un calendario prestabilito. Nel mese di dicembre oltre alla quota mensile della pensione viene pagata la tredicesima.\nLe pensioni di importo superiore a € 5,00 e fino a € 60,00 (anche se l’importo totale è riferito a più pensioni) vengono pagate in due rate semestrali anticipate.\nLe pensioni di importo fino a € 5,00 mensili vengono pagate con una rata annuale anticipata.\n" } ]
979
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le Province che stabiliscono ulteriori agevolazioni, oltre a quelle di legge, per il pagamento dell'IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) nell'acquisto di veicoli per i disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "La Provincia di Lucca ha stabilito la riduzione al 10% dell'IPT per le iscrizioni e le vendite a favore di tutti i portatori di handicap per i quali il legislatore non ha previsto l'esenzione.\nLe Province di Arezzo e Vibo Valentia hanno previsto la riduzione rispettivamente al 50% e al 25% della IPT per le iscrizioni e le vendite a favore dei portatori di handicap - o di soggetti di cui risultino fiscalmente a carico - non ricompresi nelle casistiche di esenzioni statali né nella riduzione stabilita dalla medesima Provincia per i cd. disabili sensoriali (vedi tabella pubblicata di seguito), ma comunque affetti da minorazione ai sensi dell'art.3 della L. 104/1992.\nLa Provincia di Crotone ha previsto la riduzione al 70% della IPT per le iscrizioni e le vendite a favore dei portatori di handicap - o di soggetti di cui risultino fiscalmente a carico - non ricompresi nelle casistiche di esenzioni statali, inclusi i cd. disabili sensoriali (vedi tabella pubblicata di seguito), ma comunque affetti da minorazione ai sensi dell'art.3 della L. 104/1992. Tale riduzione d'imposta è prevista solo per i motocili e per le autovetture, senza limitazione per gli atti soggetti a IVA e con limitazioni di potenza del veicolo fino a 100 KW nel caso di atti non soggetti a IVA.\nAltre Province, invece, hanno previsto riduzioni a favore della categoria dei disabili sensoriali.\nPer maggiori informazioni: ACI - Agevolazioni fiscali veicoli destinati ai disabili\n\t \n" } ]
980
[ { "from": "human", "value": "Come quali modalità sono erogati i rimborsi fiscali richiesti all'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia delle Entrate, una volta riconosciuto il diritto al rimborso, dispone la restituzione delle somme secondo le modalita' indicate dal contribuente, nonche' in base all'importo da pagare.\n" } ]
981
[ { "from": "human", "value": "Cosa è il PAQ e di cosa si occupa?" }, { "from": "gpt", "value": "PAQ - per una pubblica amministrazione di qualità - è il marchio del Dipartimento della Funzione Pubblica che, nell’ambito degli indirizzi internazionali ed europei,  promuove un insieme di iniziative per sostenere le amministrazioni impegnate a migliorare la propria performance e la qualità dei servizi pubblici.\nIl Piano Industriale del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione sottolinea la necessità di “migliorare la qualità dei servizi pubblici promuovendo la gestione orientata al miglioramento continuo, l’adozione di standard, la misurazione della soddisfazione e il benchmarking”.\nIl Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con il FormezPA e in partnership con Confindustria, Cittadinanzattiva, Ministero di Giustizia, Ministero della Pubblica Istruzione, Regioni e le amministrazioni locali più avanzate a livello nazionale, con le iniziative PAQ intende sostenere le amministrazioni attraverso:\n- la diffusione delle esperienze migliori;\n- la definizione di know how, a livello nazionale e attraverso la cooperazione europea;\n- il supporto all’autovalutazione tramite la promozione del modello CAF;\n- la valutazione delle prestazioni anche attraverso il benchmarking;\n- il riconoscimento dei progressi realizzati.\nIl Portale PAQ è lo strumento di comunicazione del Dipartimento con le amministrazioni, punto di riferimento e canale unitario di accesso alle diverse iniziative sviluppate per promuovere la qualità delle organizzazioni pubbliche.\nI contenuti del portale si arricchiranno nel tempo con il contributo delle amministrazioni pubbliche e dei diversi attori impegnati nelle iniziative avviate e di tutti coloro che sono interessati a promuovere percorsi efficaci di miglioramento che producano una qualità “visibile” ai cittadini e “sostenibile” per le amministrazioni.\nPer approfondimenti: PAQ - per una pubblica amministrazione di qualità\n \n" } ]
982
[ { "from": "human", "value": "Qual è la procedura per richiedere un parcheggio riservato \"ad personam\" per persone invalide?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Il cosiddetto \"parcheggio ad personam\" può essere concesso a chi già possiede il contrassegno invalidi, ma il rilascio, come previsto dall'articolo 381 del Regolamento del Codice della strada, è discrezionale da parte del Sindaco.\nLa Commissione ASL, o più precisamente il Servizio di Medicina Legale dell'ASL, non ha nessuna competenza rispetto alla concessione del parcheggio. Il Servizio di Medicina Legale deve solo certificare se esiste o meno una capacità di deambulazione sensibilmente ridotta.\nIl Regolamento al Codice della Strada prevede che il Sindaco, con propria ordinanza, nei casi in cui ricorrono particolari condizioni disabilità, possa assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del \"contrassegno invalidi\" del soggetto autorizzato ad usufruirne. Il Regolamento non prevede un'obbligatorietà di questi atti e ne limita la concessione alle zone ad alta densità di traffico. Nello stesso articolo (381) del Regolamento  si precisa che chi  beneficia della concessione \"deve, di norma, essere abilitato alla guida e deve disporre di un autoveicolo\".\n" } ]
983
[ { "from": "human", "value": "Come può un'associazione di veterani partecipare a parate e cerimonie militari?" }, { "from": "gpt", "value": "L'ufficio competente al quale rivolgersi è l'Ufficio Cerimoniale del Ministero della Difesa, che ha il compito di curare:\n" } ]
984
[ { "from": "human", "value": "Qual è la normativa riguardante le caratteristiche di un passaggio a livello?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 44 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 dispone:\n" } ]
985
[ { "from": "human", "value": "Come si effettua un passaggio di proprietà a seguito di acquisto di veicolo usato?" }, { "from": "gpt", "value": "Un passaggio di proprietà si considera regolarmente effettuato quando viene registrato all'Ufficio provinciale dell'ACI - Pubblico Registro Automobilistico, che rilascerà il Certificato di proprietà aggiornato, e quando viene aggiornata la Carta di circolazione a cura dell'Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile. Tali registrazioni devono essere effettuate entro sessanta giorni dall'autentica della firma del venditore sull'atto di vendita. \n\tQueste operazioni vengono effettuate attraverso lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) che consente di aggiornare, contestualmente, il certificato di proprietà e la carta di circolazione.\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, le Delegazioni ACI e le Agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\n\tOltre che presso il Comune, o presso un Notaio, le firme sugli atti possono essere autenticate presso gli STA. Per la trascrizione del passaggio di proprietà, la pratica va presentata presso uno degli Sportelli Telematici dell'Automobilista (STA), allegando:\n·        il Certificato di Proprietà del veicolo, da utilizzare come nota di richiesta. Sul retro deve essere redatta la dichiarazione unilaterale di vendita con la firma del venditore autenticata; \n·        la fotocopia della Carta di circolazione del veicolo; \n·        la fotocopia di un documento di identità dell'acquirente; \n·        il Certificato di residenza dell'acquirente o la dichiarazione sostitutiva di certificazione, qualora la residenza non fosse riportata sul documento presentato; \n·        il modello di richiesta di aggiornamento della Carta di circolazione, distribuito gratuitamente presso lo STA. \nL'acquirente extracomunitario, necessariamente residente nel territorio italiano, deve presentare anche il Permesso di soggiorno in corso di validità.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ]
986
[ { "from": "human", "value": "Chi deve presentare la richiesta di trascrizione del passaggio di proprietà dell'auto?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando si acquista un veicolo usato entro sessanta giorni dall'autentica della firma sull'atto di vendita bisogna registrare il passaggio di proprietà all'ufficio provinciale dell'ACI - Pubblico Registro Automobilistico (PRA), che rilascerà il Certificato di Proprietà (CdP) aggiornato, e richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione all'Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile (UMC).\nIl mancato aggiornamento della carta di circolazione e del CdP entro il termine di sessanta giorni determina l'applicazione di sanzioni monetarie e il ritiro della carta di circolazione in caso di controllo su strada (art. 94 del  Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\", Codice della Strada).\nIl mancato passaggio di proprietà all'Ufficio Provinciale ACI (PRA) determina l'applicazione di sanzioni amministrative per l'acquirente e conseguenze sul piano civile e fiscale per il venditore rimasto intestatario al PRA per l'inadempienza dell'acquirente.\nInfatti, fino a quando non viene registrato al PRA il passaggio di proprietà, il precedente proprietario risulta ancora intestatario del veicolo e può essere chiamato a rispondere delle conseguenze derivanti dal presunto possesso del veicolo. Per esempio: danni provocati a cose o persone, tassa automobilistica (bollo auto) non versata, contravvenzioni al Codice della Strada.\nIl venditore, in questo caso, può richiedere la registrazione al PRA a tutela del venditore oppure ricorrere al giudice.\nRegistrazione a tutela del venditore\nIl venditore può chiedere al PRA la registrazione dell'originaria dichiarazione di vendita, oppure di un nuovo atto di vendita in cui rinnova la dichiarazione di vendita già precedentemente effettuata.\n" } ]
987
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le principali modifiche introdotte dalla normativa comunitaria in materia di passaporti per i minori?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 25 novembre 2009 sono state introdotte modifiche alla normativa in vigore sui passaporti per i minori: in applicazione della nuova disciplina comunitaria in materia di passaporti sono state sancite, anche in Italia, l’obbligatorietà del passaporto individuale per i minori ed una validità differenziata a seconda dell’età.\n\tCon l'entrata in vigore del Regolamento (CE) N. 444/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 maggio 2009, recante disposizioni in materia di passaporti contenenti elementi biometrici, e' stato infatti introdotto il principio “una persona - un passaporto”, secondo cui i passaporti devono essere rilasciati come documenti individuali.\n\tLe nuove norme - che rispondono ad un’esigenza fortemente avvertita dalla Farnesina e dal Ministero dell’Interno - garantiscono una maggiore individuabilità e quindi sicurezza per i minori che viaggiano, permettendo quindi di fare meglio fronte ai crescenti fenomeni della sottrazione indebita di minorenni e della tratta internazionale di minori. A tal fine è prevista l’eliminazione della possibilità di iscrizione del minore sul passaporto del genitore (o tutore o altra persona delegata ad accompagnarli) e una durata temporale differenziata dello stesso al fine di poterne aggiornare la fotografia in relazione al mutamento delle sembianze degli aventi diritto.\nL'iscrizione del minore sul passaporto del genitore era valida fino al 26.06.2012. A partire da questa data, dunque, il minore può viaggiare, in Europa e all'estero, solo con un documento di viaggio individuale. I passaporti dei genitori con iscrizioni di figli minori rimangono validi, per il solo titolare, fino alla naturale scadenza.\nPer conoscere nel dettaglio quali sono i documenti per far viaggiare un minore e per tutti gli approfondimenti circa la validità del passaporto per minori: Polizia di Stato - Passaporto per minori .\n" } ]
988
[ { "from": "human", "value": "E' ancora valida l'iscrizione del minore sul passaporto dei genitori per l'espatrio?" }, { "from": "gpt", "value": "No, dal 26/06/2012, come chiarito dal Ministero dell'Interno con la circolare n.2081 del 15/03/2012, il minore può viaggiare in Europa e all'estero solo con un documento di viaggio individuale: il passaporto ovvero, negli Stati che ne riconoscono la validità, la carta d'identità valida per l'espatrio o altro documento equipollente.\nAi minori che richiedono il passaporto pertanto verrà rilasciato il nuovo libretto di passaporto con microchip, ma la normativa prevede solo dal compimento dei 12 anni di età l'acquisizione di impronte e firma digitalizzata.\nPer richiedere il passaporto per il minore, presso l'ufficio in cui si presenta la documentazione è necessaria la presenza del minore per la legalizzazione delle foto da apporre sul passaporto e che entrambi i genitori (coniugati, conviventi, separati, divorziati o genitori naturali) firmino l'assenso al rilascio del documento. In mancanza dell'assenso, si deve essere in possesso del nulla osta del giudice tutelare. Se uno dei due genitori è impossibilitato a presentarsi per la dichiarazione, il richiedente può allegare una fotocopia del documento del coniuge firmato in originale con una dichiarazione scritta di assenso all'espatrio ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nI passaporti dei genitori con iscrizioni di figli minori rimangono validi per il solo titolare (ovvero il genitore) fino alla naturale scadenza e i passaporti individuali rilasciati ai minori, anteriormente al 25 novembre 2009, con durata decennale, sono validi fino alla loro naturale data di scadenza, previa inclusione dei dati dei genitori per i minori di anni 14.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato - Passaporto per i minori\n\t \n" } ]
989
[ { "from": "human", "value": "Si può richiedere il duplicato di un passaporto in corso di validità smarrito o rubato o se le pagine sono esaurite?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il passaporto è stato smarrito, rubato o se le pagine sono esaurite, è possibile richiederne uno nuovo che avrà una validità di dieci anni.\nSe la domanda viene presentata a seguito di smarrimento o di furto è necessario allegare la relativa denuncia. Se si richiede il nuovo passaporto per deterioramento, è necessario consegnare il vecchio passaporto.\nLa domanda può essere presentata presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza, la stazione dei Carabinieri.\nPer approfondimenti e per tutte le informazioni che riguardano il passaporto: Polizia di Stato - Passaporto .\n" } ]
990
[ { "from": "human", "value": "E' possibile richiedere il rilascio del passaporto on-line?" }, { "from": "gpt", "value": "Esiste un nuovo servizio on-line della Polizia di Stato \"Agenda Passaporto\" che consente al cittadino di richiedere il rilascio del passaporto e prenotare un appuntamento presso la Questura o il Commissariato della provincia di residenza o di domicilio, per presentare la domanda.\nIl servizio permette ai cittadini che dispongono di un semplice accesso ad internet di registrarsi al sito e di prenotare l'appuntamento scegliendo il luogo (questura o commissariato), il giorno e l'ora per la consegna della documentazione e per la rilevazione delle impronte digitali necessarie per il rilascio del passaporto biometrico. Una volta conclusa l'operazione di inserimento dei dati, il programma consente sia di specificare eventuali urgenze nell'avere il documento d'espatrio che di avere la ricevuta della prenotazione con l'indicazione della documentazione da presentare.\nPer coloro che non dispongono di una connessione Internet, è possibile richiedere la prenotazione online attraverso i comuni di residenza o presso le stazioni dei Carabinieri, portando con sé un documento di riconoscimento e il codice fiscale.\nAnche dopo aver fissato l'appuntamento è possibile cambiarlo sempre attraverso il sito, annullando quello precedente.\nPer tutte le informazioni dettagliate relative al rilascio del passaporto e alla documentazione da presentare si rimanda al sito della Polizia di Stato.\n" } ]
991
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di smarrimento del passaporto?" }, { "from": "gpt", "value": "E' necessario effettuare una denuncia presso gli uffici dell’Arma dei Carabinieri o della Polizia di Stato.\nSe, dunque, il passaporto è stato smarrito, rubato o se le pagine sono esaurite, è possibile richiederne uno nuovo che avrà una validità di dieci anni. Alla domanda è necessario allegare, oltre alla denuncia di smarrimento o furto del precedente passaporto la stessa documentazione richiesta per il rilascio: documento di riconoscimento valido; 2 foto formato tessera identiche e recenti; 1 contrassegno telematico di € 40,29 per passaporto; la ricevuta di pagamento di € 42.50 per il passaporto ordinario,  il versamento va effettuato esclusivamente mediante bollettino di conto corrente n. 67422808 intestato a: Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del tesoro con causale : \"importo per il rilascio del passaporto elettronico\".\nhttps://www.passaportonline.poliziadistato.it Il nuovo servizio della Polizia di Stato per richiedere online il passaporto e per prenotare ora data e luogo per presentare la domanda.\n" } ]
992
[ { "from": "human", "value": "Quante persone si possono trasportare a bordo du una barca lunga 6 metri?" }, { "from": "gpt", "value": "Il numero delle persone che si possono trasportare su una barca dipende dalla sua lunghezza e dal fatto che sia omologata o meno.   \nPer le unità di serie di tipo omologato, il numero delle persone trasportabili è indicato nel certificato di omologazione che, unitamente alla dichiarazione di conformità, deve essere tenuto a bordo in originale o copia autenticata, quando il numero delle persone trasportate è superiore a quello sopra indicato.\nPer le unità non di serie (prototipo – costruite in singolo esemplare) il numero delle persone trasportabili è il seguente:\n - lunghezza fino a m.3,50: 3 persone; \n - lunghezza da m.3,51 a m.4,50: 4 persone; \n - lunghezza da m.4,51 a m.6,00: 5 persone; \n - lunghezza da m.6,01 a m.7,50: 6 persone; \n - lunghezze superiori a m.7,51: 7 persone. \n Guardia Costiera - Mare sicuro\n" } ]
993
[ { "from": "human", "value": "Quali sono nel dettaglio le forme di assistenza a passeggeri con disabilità o mobilità ridotta che la compagnia aerea è tenuta a fornire?" }, { "from": "gpt", "value": "La compagnia aerea deve garantire ai passeggeri a mobilità ridotta le seguenti forme di assistenza:\n" } ]
994
[ { "from": "human", "value": "Che tipo di assistenza è prevista per i viaggiatori con disabilità che utilizzano il treno in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Rete Ferroviaria Italiana mette a disposizione  delle persone con ridotta mobilità  servizi di assistenza (attivi 24 ore su 24) in un circuito di oltre 260 stazioni  gestiti tramite 14 Sale Blu, punti di accoglienza e di organizzazione dell'assistenza situati in altrettante stazioni del circuito. \n\tPer approfondimenti: Assistenza in stazione\n \n" } ]
995
[ { "from": "human", "value": "A chi deve essere richiesto e cosa prevede il servizio di assistenza per le persone disabili in aeroporto?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ricevere assistenza in aeroporto, il servizio deve essere richiesto alla compagnia aerea, al suo agente o all’operatore turistico con cui si effettua la prenotazione. L'assistenza deve essere richiesta con un preavviso di almeno 48 ore dall’ora di partenza del volo pubblicata.\nÈ la compagnia aerea, un suo agente o l’operatore turistico con cui il passeggero disabile o a mobilità ridotta effettua la prenotazione, che comunica l'arrivo in aeroporto e richiede l’assistenza al gestore aeroportuale. Quest'ultimo è tenuto a prestare ai passeggeri con esigenze particolari tutte le forme di assistenza necessarie.\nPer approfondimenti: Enac - passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta\nRegolamento (CE) 1107/2006\n \n \n" } ]
996
[ { "from": "human", "value": "Chi è tenuto a prestare assistenza ai passeggeri disabili o a mobilità ridotta durante un volo aereo?" }, { "from": "gpt", "value": "In base al Regolamento (CE) 1107/2006, la compagnia aerea è tenuta a prestare la dovuta assistenza durante il volo. Il vettore aereo è, inoltre, tenuto a garantire la presenza di personale adeguato alle esigenze delle persone con disabilità e a provvedere all’opportuna formazione del personale.\nPer approfondimento: ENAC - Passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta\n" } ]
997
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le condizioni di trasporto aereo previste per le persone con disabilità o a mobilità ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Regolamento (CE) n. 1107/2006 del 5 luglio 2006, relativo ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo, garantisce che nel trasporto aereo queste persone abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini alla libera circolazione, alla libertà di scelta e alla non discriminazione. Le persone con disabilità e a mobilità ridotta possono avere la possibilità di viaggiare in aereo a condizioni simili a quelle degli altri cittadini e non esserne escluse se non per motivi giustificati di sicurezza previsti dalla legge. E' d'obbligo, pertanto, che sia fornita assistenza, con l'impiego del personale e delle attrezzature necessarie, negli aeroporti e a bordo degli aeromobili, senza costi addizionali. In particolare, il Regolamento, all'articolo 4, comma 3, stabilisce che \"un vettore aereo o un suo agente mette a disposizione del pubblico, in formati accessibili e almeno nelle stesse lingue rese disponibili ad altri passeggeri, le norme di sicurezza che applica al trasporto di persone con disabilità e di persone a mobilità ridotta, nonché le eventuali restrizioni al loro trasporto o al trasporto di attrezzature per la mobilità dovute alle dimensioni dell’aeromobile.\"\nPer approfondimenti: Enac - Passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta\n" } ]
998
[ { "from": "human", "value": "Sono previste eccezioni al divieto di rifiutare l'imbarco di una persona con disabilità o di non accettare una prenotazione a causa della disabilità del passeggero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Regolamento (CE) 1007/2006 prevede che il rifiuto della prenotazione o dell’imbarco può avvenire esclusivamente nei seguenti casi:\n" } ]
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[ { "from": "human", "value": "Come vengono classificati a livello internazionale i diversi servizi di assistenza in aeroporto o durante il volo in favore dei passeggeri disabili o a mobilità ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "Il servizio di assistenza, una volta richiesto, viene classificato con una delle sigle condivise a livello internazionale che indicano i diversi tipi di necessità del passeggero. Le sigle identificative sono:\n" } ]
1,000
[ { "from": "human", "value": "Quali sono nel dettaglio le forme di assistenza che deve prestare il gestore aeroportuale a un passeggero disabile o a mobilità ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": " In base all'Allegato 1 del Regolamento (CE) 1107/2006, il gestore aeroportuale deve prestare gratuitamente le misure di assistenza necessarie ai passeggeri con disabilità o a mobilità ridotta per consentire di:\n" } ]